L'Onicomicosi è un'infezione fungina che può riguardare le unghie dei piedi e delle mani e colpisce senza distinguere il uomo o donna; dai dati statistici emerge però che l'incidenza maggiore è su quella maschile. Come accennato può colpire unghie dei piedi e delle mani ma anche in questo caso si evidenzia una presenza maggiore nei piedi. Da questa infezione è possibile guarire tramite apposite terapie mirate. Le terapie possono essere anche molto lunghe ma è l'unica strada percorribile affinchè si possa curare in maniera efficace l'onicomicosi.
Le principali cause e i sintomi dell'Onicomicosi:
Come già detto in precedenza la causa principale è l'infezione che si va a sviluppare nelle unghie aggredendola e cambiando il suo aspetto. L'incidenza maggiore è nelle unghie dei piedi e questo è da addurre al fatto che nei piedi risiede sicuramente una maggiore umidità rispetto alle altre dita. Indossare scarpe e calze genera un terreno fertile per la proliferazione di questi funghi poichè è più facile che avvenga una sudorazione più abbondante rispetto le mani. In aggiunta possiamo affermare che nella parte periferica inferiore la circolazione sanguigna è meno efficace, ed in particolar modo la zona unghia, rispetto al resto. Questo porta ad avere solitamente difese immunitarie più deboli negli arti inferiori. Oltre ai dermatofiti che sono la causa principale dell'infezione vi sono anche lieviti e muffe.
All'inizio l'infezione si avverte visivamente: l'unghia infatti attaccata dai miceti cambia il suo naturale aspetto e colore, diventando bianco-giallastra, fragile e opaca. In molti casi, compaiono strie longitudinali o piccole chiazze asimmetriche.
Quando l'infezione progredisce verso l'interno, si avverte un ispessimento dello strato corneo dell'unghia, che può anche sollevarsi e provocare dolore.
L'alluce è sempre l'unghia più interessata con maggiore frequenza, ma spesso i miceti vanno ad intaccare anche le altre unghie e in alcuni casi anche la cute.
Nelle onicomicosi più gravi si verifica il distacco e la mancata ricrescita dell'unghia.
L'onicomicosi non è soltanto un problema estetico, anche se i pazienti colpiti da questa infezione spesso sono a disagio per via dell'aspetto decisamente delle loro unghie. In alcuni casi l'infezione limita la mobilità e quindi può ostacolare indirettamente la circolazione periferica, facendo peggiorare le patologie come la stativenosa e ulcere diabetiche dei piedi.
La prevenzione dell'Onicomicosi:
E' possibile prevenire le onicomicosi attraverso alcune regole basilari:
- le unghie vanno tenute corte, pulite e asciutte
- l'utilizzo di calze di cotone consente di mantenere i piedi asciutti; di contro è sconsigliato l'uso di calze di nylon o sintetiche.
- l'utilizzo di scarpe con tacchi alti e molto occlusive è da evitare; meglio l'impiego di calzature comode e ben areate
- se si frequentano piscine, spogliatoi o docce pubbliche è bene utilizzare sempre le ciabatte
- tenere sotto controllo e cercare di migliorare le malattie croniche (diabete, fumo, etc.)
- evitare per quanto possibile eventi traumatici ai piedi
I Rimedi e le soluzioni all'Onicomicosi:
L'utilizzo di creme antimicotiche è spesso inadeguato per il trattamento della onicomicosi, in quanto il principio attivo non riesce a penetrare fino al cuore dell'infezione a causa della particolare struttura dell'unghia; pertanto si consiglia l'utilizzo di specifici smalti in grado di formare una platina sulla struttura dell'unghia che funga da deposito per il principio attivo.
Tra i principi attivi più comunementi utilizzati ricordiamo:
- Amorolfina (Onilac, Locetar)
- Ciclopirox (Batrafen)
- Tioconazolo (Trosyd)
La posologia varia a seconda del prodotto in uno/due applicazioni giornaliere fino ad arrivare anche ad una singola applicazione settimanale come nel caso della Amorolfina.
La durata del trattamento può richiedere anche fino a sei mesi di terapia in funzione dello stato di avanzamento della micosi.
In alcuni casi la sola applicazione locale risulta essere insufficiente ed è pertanto indispensabile accoppiare anche un trattamento per uso orale; farmaco di prima di scelta terbinafina. Questo principio attivo riesce a penetrare rapidamento all'interno dell'unghia e ad arrivare fino al letto ungueale; inoltre permane anche per diverse settimane dopo la fine della terapia.
La terberafina è particolarmente efficace contro i funghi dermatofiti, responsabile della quasi totalità dei casi di onicomicosi, mentre è notevolemente meno efficace contro i non-dermatofiti, ad esempio contro le varie specie di candida e contro le muffe.
Conclusioni:
I sintomi più comuni sono facilmente individuabili anche ad occhio nudo, ma per individuare una corretta terapia è spesso necessario procedere all'esame di un campione dell'unghia contaminata da Onicomicosi. L'ingiallimento, l'inspessimento o la comparsa di striature sull'unghia è un importante campanello di allarme per il quale è necessario prendere provvedimenti immediati.
La durata di un infezione micotica ungueale è in genere variabile e dipende spesso da tanti fattori di rischio (età, diabete, etc.); mediamente si può stimare un tasso di guarigione che va dal 50 al 75 per cento. L'onicomicosi è un disturbo spesso ostico da curare, che difficilmente guarisce in modo spontaneo e che pertanto richiede l'utilizzo di prodotti specifici ad uso topico come ad esempio smalti che possono essere affiancati anche da terapie per uso orale nei casi più gravi.
Guarire dall'infezione da Onicomicosi è possibile ma occorre seguire terapie efficaci anche fino a dodici mesi affinchè l'unghia ricresca completamente ed in molti casi le recidive sono frequenti e interessano quasi il venticinque per cento dei soggetti. Una parte fondamentale in questa tipologia di infezioni è la prevenzione; come abbiamo visto infatti la cura, in particolar modo dei piedi, è una tappa fondamentale per prevenire l'insorgere dei micoti. L'uso di scarpe comode, asciutte e ben areate, l'evitare di portare tacchi alti e scarpe parecchie occlusive, il prestare particolare attenzione nei luoghi pubblici come le piscine, spogliatoi e docce ma anche il tenere sotto controllo malattie croniche quali il diabete e cattive abitudine come il fumo. Tutto queste precauzioni permettono di evitare l'insorgere, per quanto possibile, dell'onicomicosi.
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